Giardini

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Era il 27 marzo del 1965, quando un corteo spontaneo di castellanesi con in testa il sindaco del tempo, l’on. Maria Miccolis e l’allora presidente del consiglio dei ministri, l’on. Aldo Moro, percossero a piedi tutto corso Italia per andare ad inaugurare i nuovi giardini della nostra villa comunale.

La villa così come la conosciamo oggi, prima del 1965 era limitata alla sola villa di “sopra” intitolata a Gianvito Tacconi. Quella prima parte della villa fu aperta al pubblico il 24 maggio del 1934. I lavori erano iniziati qualche anno prima, grazie ad una prima donazione di 100mila lire in buoni dello Stato, che venne fatta al comune di Castellana, dal nostro concittadino Gianvito Tacconi, che aveva fatto fortuna negli Stati Uniti d’America. L’opera fu poi realizzata per un costo totale di 350mila lire grazie anche all’interessamento di Michele Viterbo all’epoca presidente della Provincia di Bari e dall’amministrazione comunale di Castellana retta in quegli anni dal podestà Michele Latorre.

Nel 1962 poi, nell’ultima amministrazione retta dal sindaco Nicola Rotolo si ravvisò l’idea che la villa comunale andava ampliata, sia perché nel frattempo la popolazione castellanese era cresciuta notevolmente, si era arrivati a 15mila abitanti, ed erano necessari nuovi spazi ricreativi, sia perché si voleva evitare in quella zona future costruzione edilizie. Così il consiglio comunale prima e la giunta qualche mese dopo, deliberano l’acquisto dei suoli già di proprietà di Carlo Mancini, in quel momento di proprietà della signora Ines Zicari. Si trattava di due suoli. Il triangolo dove poi furono realizzati la pista di pattinaggio e i campi di bocce fu acquistato per 4.898.000 lire e tutta la parte di sotto che fu acquistata per 25.937.500 lire. Per poter pagare il tutto fu sottoscritto un mutuo con la cassa depositi e prestiti, mentre i lavori della nuova villa furono realizzati grazie anche ad un finanziamento a fondo perduto ottenuto dal governo, che permisero anche la costruzione dello stabile che negli anni è stato adibito anche a bar e ristorante.

La nuova villa era già pronta per la fine del 1964, ma fu il 27 marzo del 1965 che si fece l’attesa inaugurazione alla presenza di Aldo Moro, che nella nostra città era già venuto tante altre volte, ma quella era la sua prima volta nelle vesti di capo del governo italiano. Tantissimi i castellanesi che erano presenti in villa per quell’evento come dimostrano anche le foto storiche di Gugliemi che ricordano quella giornata.

La villa cosiddetta “di giù” negli ultimi anni aveva perso molto del suo storico fascino, ma per fortuna adesso, grazie anche alla nuova gestione, che vede impegnata anche la neo associazione “Amici dei Giardini” sta ritornando agli antichi splendori. Nel 2017 l’Amministrazione Comunale ha deciso di intitolare i “nuovi giardini” alla memoria di Aldo Moro.

Mino Cardone

La gestione della villa Aldo Moro (ex “Nuovi Giardini” o “villa di giù”) Comunale è oggi affidata all’Azienda Agricola Donato Pascale, che si occupa dell’attività di manutenzione e piantumazione, proteggendo e valorizzando, anche grazie alla stretta collaborazione con “Amici dei Giardini”, un luogo simbolo di Castellana Grotte.